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domenica 20 luglio 2008

Diario di un intellettuale disoccupato

Nel novembre del 1933 Denis de Rougemont non era ancora l'autore di "L'amore e l'Occidente", il saggio che lo avrebbe reso celebre nel 1939, mettendo in luce la natura distruttiva dell'eros glorificato dalla tradizione letteraria occidentale.

Era il figlio ventisettenne di un pastore protestante svizzero; dopo aver fatto studi letterari e filosofici e Vienna, a Ginevra e a Neuchâtel, aveva diretto a Parigi la case editrice Je Sers, presso la quale erano usciti, tra gli altri, testi di Kierkegaard, Karl Barth e Ortega y Gasset. Sfortunatamente, Je Sers aveva appena chiuso i battenti; il giovane filosofo prese allora la decisione di andare a vivere con la moglie tra le dune di un'isola a quel tempo ancora incontaminata del sud-ovest francese, l'Ile de Ré.

La Rochelle si trova sulla costa atlantica francese, a metà strada tra Nantes e Bordeaux. Dal 1988, l'isola di Ré è collegata alla città di La Rochelle per mezzo di un ponte a pedaggio lungo 3 km.

Vi sarebbe restato un anno, tra contadini e pescatori, scrivendo, ascoltando musica, allontanandosi di tanto in tanto per tenere conferenze e facendo i conti con condizioni di vita materiale tanto difficili quanto stimolanti.

Il "Diario di un intellettuale disoccupato" è il protocollo fedele di quell'esperienza. Volutamente si colloca in posizione antitetica rispetto a un "diario intimo": colui che nelle pagine di "L'amore e l'Occidente" smonterà lucidamente i sofismi della passione, non cade nelle trappole dell'introspezione psicologica.

Trascrive invece con precisione da entomologo incontri e dialoghi con persone e cose, riflettendo sulla propria condizione con la maggiore oggettività possibile.

Il punto di approdo sarà un programma etico dei più essenziali: "Sapere quel che conta davvero, e non tradirlo".

[
scheda di Bertini, M., L'Indice 1997, n. 8]

I misfatti dell'istruzione pubblica di Rougemont Denis de
In questo pamphlet giovanile (fu scritto nel 1929), egli denuncia il carattere disumano della scuola pubblica, che spegne la creatività e si propone deliberatamente di intruppare i ragazzi, addomesticare le coscienze, spegnere ogni aspirazione all’autonomia e fare di ogni studente un docile cittadino delle moderne democrazie di massa.

I misfatti dell'istruzione pubblica di Rougemont Denis de
Dettagli del Libro:
Editore: Rubbettino
Argomento: scuola, democrazia
Collana: Mercato, Diritto e Libertà
Traduttore: Bianco G.
Pagine: 103
ISBN: 8849812337
Data pubblicazione: 2005

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