DA COSENZA AD AMANTEA: Km 49.4, seguendo la Statale 278 di Potame, tortuosa e con varie pendenze, di notevole interesse per i boschi e per le vedute sui selvaggi valloni e verso il mare. Si esce da Cosenza a Ovest e si risale per un tratto la riva sin. del Basento; a 1.6 Km s'incontra a sin. una strada con molte curve che conduce verso sud (Km 9) a Dipignano m 720, ab. 3438, di origine medioevale, che nella chiesa di S. Maria delle Grazie conserva elementi architettonici quattrocenteschi. La strada continua (Km 14.5) per Paterno Calabro m 680, ab. 1557, paese di antica fondazione, situato in pendio. Il notevole santuario di S. Francesco di Paola, costruito da maestranze locali nel 1444, conserva alcuni resti architettonici del sec. XV, tra cui un portale archiacuto datato 1447. All'interno del convento, Ecce Homo, dipinto su rame del '600; Battesimo di Cristo, tela di C. Santanna del 1786; Ritratto di frate di C.I. Voirin del 1709; alcune incisioni del secolo scorso, tra cui S. Michele (1884, da G.Reni); S.Filippo Neri (da C. Maratta); Madonna col Bambino in alabastro, copia della Madonna di Trapani di Nicola Pisano; manoscritti del sec. XIV, ceramiche ed argenterie del '700 e dell'800. Dopo il bivio per Dipignano si prosegue nella valle del Busento, rivestita in basso di gelsi e ulivi, in alto di castagneti. Dopo una salita ci si riaffaccia alla profonda valle del Caronte, in vista della Serra su cui sorgono Marano Principato, Cerisano e piu' innanzi Mendicino, in paesaggio ridente; piu' a sin. ancora appare il M. Cocuzzo m 1541. Si corre tra folti castagneti; poi, mentre la vista si fa molto ampia verso nord sulla valle del Crati, cui fa da lontanissimo sfondo il Pollino, si tocca, Km 9.4, Carolei m 624, ab.2651, che si riallaccia alla bizantina Karalea, paese agricolo frequentato per villeggiatura, con qualche attivita' artigianale. La chiesa matrice di S. Nicola di Bari, addossata a un pittoresco sperone di roccia, ha un elegante portale barocco di pietra scolpita e racchiude nell'interno interessanti intagli lignei e alcune tele del '700. Nella chiesa di S. Pietro al Carmine, coro, confessionali, porta, in legno scolpito e intarsiato del '700; varie tele di J. Cingeri del 1780. Proseguendo in salita lungo la dorsale tra il Caronte e il Busento, si passa, Km 14.8, per Domanico m 730, ab.1106, allungato sul crinale di un dosso, con qualche antico palazzo. La vicina frazione Motta, poco a est, presenta un aspetto suggestivo, situata com'e' attorno a una bizzarra rupe.
Dopo una breve discesa si sale ancora tra querce e castagni sempre piu' fitti e, attraversato un vallone, si risalgono le pendici della Serra delle Grandini fino, Km 21, ai piani di Potame, magnifico altopiano di aspetto alpestre, in corso di valorizzazione turistica, molto adatto per escursioni e per lo sport venatorio, con pascoli invasi dalle felci. Raggiunta, Km 22.4, la cantoniera di Potame m 1005, la statale scende, con vista sempre piu' interessante, nella fresca e stretta valle di Manca Fragola, rivestita di faggi, ontani, roveri e querce, alternati a campi. A una selletta la vista si apre sulla V. dell'Oliva, sparsa di casali; quindi con una profonda curva e una decisa conversine a nord ci s'interna nella valle di Lago, dominata dall'ardita piramide di M. Cocuzzo: a un tratto il panorama si fa singolarmente grandioso e di fronte si vede il mare. A Km 30.6 si giunge a un bivio dal quale si stacca a d. il nuovo tronco della statale, piu' ampio e comodo, che segue il fondovalle del T. Licetto e conduce piu' rapidamente alla meta (col risparmio di Km 6.6 rispetto al vecchio tracciato). Seguendo invece il vecchio tracciato, poco oltre, Km 31.2, s'incontra a d. un tronco (Km 0.8) per Lago m 485, ab. 4143, situato su un piccolo terrazzo roccioso, base pee escursioni e ascensioni nella zona circostante (tra cui quelle, interessanti, al M. Santa Lucerna m 1256, per il passo delle Giovenche, con bellissimo panorama, e al M. Cocuzzo m 1541, per i piani di Potame; la notevole moderna chiesa dell'Annunziata, in stile gotico, e' decorata di affreschi da P. Mazzotti; nella chiesa di S. Maria del Soccorso, al cimitero, Madonna col Bambino e S. Giovannino, tavola pregevole di ignoto del '500.
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