Questa pipa non e' una pipa, dice - anzi, dipinge - Magritte.
E questa pagina non e' una pagina, a soltanto la sua mamma,
per cosi' dire. Un testo di tal fatta non e' pubblicabile
sul Web, ma e' solo attingibile alla sorgente (*).(Mi chiedo: se lo si mette in pagina, genera la pagina stessa
//Scrivo .txt /Leggo Web/Salvo .htm// la quale, poi, non riesce
a tenere il testo senza pubblicarne un'altra, e poi un'altra, e poi... - come le Madonne di Corrado Costa che alle elezioni piangono e una piangendo fa il miracolo di farne piangere un'altra
Questo stesso scritto, dunque, non si pubblica sulla pagina,
ma sotto.Qui, quando scrivi txt, impagini; e non e' il txt come al solito
Per dire: non fai ilcarattere ma lo nomini, la grandezza e' solo
detta, lo stile indicato, e cosi' via marcando html.
Per vederlo bisogna solo stamparne il testo.txt su un foglio di
carta.
Ma non e' detto. La natura stessa del testo puo' provocare ben
altro, altre forme, altri testi, lo sappiamo: fin qui nulla di
nuovo: da che mondo e' mondo, in un testo ce ne sono tanti; ma
qui l'operazione non e' metaforica
o traslata: e' alla lettera, non lascia nulla all'impaginazione
In genere, noi diciamo: si fa un uso strumentale del Salva.htm
e si lascia sotto la pagina il vero tesoro di scrittura,
degradata a risorsa privata, a una sinecura dell'informatico,
a deserto dell'accatiemmellista
Ma se tanto mi da tanto (- pace all'anima sua, salute a noi)
un linguaggio
scrive sempre anche di se stesso, diamine!
Si guarda e si parla.
- Gli scienziati ne dicono come di una funzione-metalinguistica.
(*) ndr. nota il marcatore PRE a inizio e fine pagina.
sabato 13 dicembre 2008
Glossario. Alle sorgenti del Web
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