caro giulio, lavoro da qualche giorno sui materiali dell'alpheus
(esposti sulle bacheche vocali di iperaudio e, 'a pezzi', commentati
su community di agora')per formulare la nostra proposta
(vedi, Anchorman) che qui ti sintetizzo.
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il ruolo nel progetto a cui candido la nostra redazione-rivista
lo copri gia', a meraviglia, tu...; quindi..!?
ma io mi propongo ugualmente come editor nel vostro progetto di
alfabetizzazione indiretta per una serie di motivi. questi.
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innanzitutto perche' una rivista-redazione e' gia' essa stessa un
risultato: aggrega e rilancia le spinte individuali alla ricerca
di nuovi modi espressivi, di soluzioni creative, di rappresentazioni dei problemi.
videor telematica puo' ricollocare la nascita esplosiva della
Nuova Cultura Digitale (oltre l'informatica di prima generazione,
quella per intenderci dei 'computer') nel piu' ampio orizzonte
della cultura del 900, 'scassando' definitivamente le obsolete
opposizioni 'cultura alta\cultura bassa', quelle generazionali, le
divisioni di genere installate, gli ambiti stessi delle attivita'
intellettuali, et cetera et cetera.
le collaborazioni di videor poesia si allargano con naturalezza senza soluzione di continuita' agli attori della sperimetazione elettronica mediale
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una redazione segue il processo complesso di elaborazione di un
progetto dalla giusta distanza:le analisi delle situazioni e le
necessarie decisioni che ne conseguono si proiettano in uno spazio
che non e' mai neutrale ma puo' consentirsi plurisignificanza
ambiguita' disimpegno che non sono dati direttamente a chi assuma
responsabilita' in prima persona . cioe' a te o all'assessore, in
questo caso.
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ma il motivo piu' forte e' quello del respiro piu' ampio che va
dato al complesso delle scelte e delle decisioni che pur sono
dovute in tempo reale (!)(incarichi, gare,costituzione di gruppi
di esperti,commissioni,ecc.):
il rapporto tra l'elaborazione dei criteri e la prassi produttiva
che ne consegue, io dico, non puo' che essere indiretto!!!
Attenzione, troppi cerotti ancora troppe ferite delle vecchie
impostazioni "di sistema" appaiono sui progetti,sulle speranze,
sulle fabbriche , sugli uffici,... e ci ricordano l'impossibilita'
appunto di determinare magnifiche sorti e progressive.
in un mondo sinceramente alla ricerca di nuovi valori va rivista
proprio la vecchia concezione di progettualita', innanzitutto.
bisogna in qualche modo lasciare fare alle cose.
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videor telematica:
una rivista-laboratorio che editi performativamente tutto cio' che
si muove sottopelle alla comunicazione metropolitana e lo faccia
emergere in manifestazioni pubbliche strutturate in laboratori di....
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